Chiunque può diventare web designer freelance. Al giorno d’oggi, infatti le risorse online sono così numerose e facilmente accessibili che realizzare un sito web è alla portata di tutti. Ed è ancora più facile rispetto a qualche anno fa.

La programmazione Backend è stata sostituita dai CMS. Il Frontend dai Page Builder. Di conseguenza è possibile creare un sito web senza saper scrivere neanche una riga di codice. Attenzione però! Quando una professione diventa facile ed accessibile a tutti, per rimanere competitivi sul mercato bisogna trovare delle strategie per distinguersi dalla massa di web designer improvvisati.

Mettere in piedi un sito web infatti non fa di te un professionista del settore. L’esperienza gioca un ruolo fondamentale ed investire il proprio tempo nell’apprendimento di capacità tecniche e soft skill può fare la differenza tra un professionista mediocre e uno di successo.

In questo articolo voglio condividere le mia esperienze. Lavoro come web designer freelance ormai da diversi anni e mi sento pronto a dire la mia, per confrontarmi con chi ha già vissuto gli stessi problemi e aiutare coloro che stanno iniziando a intraprendere questa strada. Desidero inoltre definire un percorso e dirti cosa farei se dovessi ricominciare da capo, delineando in questo modo tappa dopo tappa quelle che secondo me sono le conoscenze necessarie per diventare un web designer freelance al giorno d’oggi. Cominciamo:

1) Partire dai fondamentali

Come accennavo poco fa, con l’avvento dei CMS la professione del web designer è diventata super popolare. Chiunque si improvvisa a realizzare siti web ma non sono in molti a conoscere cosa c’è dietro le quinte: Come funziona veramente il web.

Personalmente penso che sia come nello sport: se vuoi diventare un buon web designer freelance devi conoscere i fondamentali.

Ti sei mai chiesto come funziona l’internet? Che cos’è e come funziona un server? Dove sono salvate le informazioni e come vengono renderizzate sullo schermo del tuo computer quando visiti un sito web? Quali linguaggi di programmazione vengono usati per creare un sito web?

Al giorno d’oggi, queste informazioni non sono fondamentali per sviluppare un sito web, ma penso possano aiutarti molto durante la tua carriera. Sapere cosa cercare e dove guardare fa davvero la differenza tra un web designer che fa il compitino ed uno che risolve i problemi del cliente.

Questo non vuol dire che devi studiare per diventare un sistemista, o uno sviluppatore, ma avere un’infarinatura di base ti aiuterà a capire dove risiede il problema e cercare una soluzione. Inoltre alcune skills tecniche potrebbero aiutarti anche al di fuori del lavoro: potresti diventare l’amico nerd che aiuta gli altri a configurargli la rete locale o crea il server a casa per giocare online 😀

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2) Linguaggi di programmazione front end

Il secondo step è capire da cosa è composta una pagina web: HTML CSS e Javascript. I primi due non sono considerati dei veri e propri linguaggi di programmazione e questo, li rende molto facili da comprendere.

  • L’HTML è un linguaggio di markup che viene utilizzato per creare la struttura di una pagina. Serve per inserire nella pagina vari elementi quali: Titoli, paragrafi, liste, link, tabelle, form, immagini, video etc. E fornisce ai motori di ricerca alcune informazioni per comprendere meglio la gerarchia dei contenuti di una pagina web.
  • I CSS sono fogli di stile che ci permettono di definire l’aspetto e la presentazione di una pagina HTML. Potremmo così ‘selezionare’ i vari elementi di una pagina e modificarne colori, dimensioni, grandezze, spaziature e molto altro ancora.
  • Javascript invece è un linguaggio di programmazione storicamente utilizzato per creare animazioni ed elementi interattivi all’interno di un sito web. Si tratta di un linguaggio front end perché viene interpretato dal browser che usi per navigare, ma da un po’ di anni ha ritrovato un po’ di prestigio grazie all’introduzione di Node.js, un ambiente che esegue Javascript lato server per creare applicativi web scalabili.

Non serve che studi e memorizzi ogni tag HTML e regola CSS. Per iniziare è sufficiente avere una conoscenza generale ed approfondire quello che ti serve durante lo sviluppo dei tuoi progetti. Prova a fare un giro su www.w3schools.com prova a creare la tua prima pagina in HTML, poi aggiungi un po’ di CSS per definirne il layout ed in fine fai qualche esperimento con Javascript. Non preoccuparti troppo del risultato. Vedrai che col tempo e l’esperienza diventeranno strumenti familiari e sarai in grado di creare cose incredibili.

Ora che conosco HTML, CSS e JS posso sviluppare il mio sito web?

Certamente! Puoi creare un sito web statico! Ovvero un sito composto da singole pagine HTML, che non hanno alcuna interazione dinamica col server o il database.

Questi siti web infatti non possono mostrare contenuti personalizzati in base alle scelte e preferenze dell’utente.

Un ecommerce statico, per esempio, costringerebbe il web designer a creare una pagina diversa per ogni prodotto che vuole inserire nel negozio, e non permette agli utenti di svolgere ricerche, confrontare i prodotti o sfruttare altre funzionalità personalizzate tipiche dei siti web moderni. Per questo ci viene in soccorso WordPress.

3) WordPress è il tuo migliore amico

WordPress è il CMS più popolare ed usato nel web: secondo le statistiche del W3Techs, il 40% di tutti i siti web presenti online è fatto usando WordPress. E se in origine veniva usato prevalentemente per la creazione di blog personali, al giorno d’oggi molti siti aziendali ed ecommerce sono realizzati con WordPress. Già questo dovrebbe convincerti a dare una possibilità a WordPress ma se non fosse sufficiente ecco qualche argomento aggiuntivo…

Non serve che studi e memorizzi ogni tag HTML e regola CSS. Per iniziare è sufficiente avere una conoscenza generale ed approfondire quello che ti serve durante lo sviluppo dei tuoi progetti. Prova a fare un giro su www.w3schools.com prova a creare la tua prima pagina in HTML, poi aggiungi un po’ di CSS per definirne il layout ed in fine fai qualche esperimento con Javascript. Non preoccuparti troppo del risultato. Vedrai che col tempo e l’esperienza diventeranno strumenti familiari e sarai in grado di creare cose incredibili.

Perchè Wordpress e non un’altro CMS?

  • WordPress è gratuito e open source: il che permette a chiunque di installarlo sul proprio servizio di hosting (o volendo anche in locale), esplorarne il codice sorgente o sviluppare temi e plugin da distribuire gratuitamente o a pagamento.
  • Viene aggiornato in maniera continuativa dal 2003 anno della sua prima release: da quando era una semplice piattaforma per creare blog personali WordPress è sempre riuscito a restare al passo coi tempi inserendo nuove funzioni ed adattandosi agli standard del Web. Inoltre gli aggiornamenti servono a mantenere il codice aggiornato e risolvere problemi di sicurezza.
  • La community è molto attiva: sono molti gli sviluppatori di temi e plugin per WordPress. Quindi puoi trovare quasi sempre la soluzione che ti serve ed il più delle volte c’è una versione gratuita. Inoltre, data la grande concorrenza gli sviluppatori sono incentivati a tenere i loro prodotti aggiornati .

Ovviamente c’è anche l’altro lato della medaglia:

  • WordPress non eccelle per velocità ed ottimizzazione: WordPress come molti altri CMS della sua epoca è sviluppato in PHP, un linguaggio di programmazione lato server considerato da molti datato. Bisogna ammettere che la velocità di caricamento delle pagine di un sito WordPress dipende molto dall’uso che se ne fa, dall’abuso di plugin installati, dall’ottimizzazione dei contenuti caricati e dall server dov’è hostato il sito web. Quindi è possibile ottenere siti web veloci anche usando WordPress è solo un po’ più complicato.
  • Virus e hacking: trattandosi del CMS più usato è anche la vittima preferita di hacking. Periodicamente salta fuori qualche plugin che presenta delle vulnerabilità e mette a rischio i siti web dove è stato installato. Fortunatamente la community risolve il problema molto rapidamente. Ma non è il massimo svegliarsi la mattina e scoprire che il sito di un tuo cliente si è trasformato in un’ecommerce russo di Rolex contraffatti.

Iniziare ad usare WordPress è facilissimo, ti lascio qui la mia guida per installare  WordPress in locale, così che tu possa cominciare subito a fare i tuoi primi test. Dopo aver preso condifenza con le funzioni base, comincia subito a sviluppare qualcosa. Potresti iniziare con il tuo sito personale, un portfolio dove presentare te ed i tuoi lavori. Non importa che sia perfetto, avrai tempo per migliorarlo più avanti. Ricordati che fare è sempre meglio che provare.

Oltre a WordPress

Personalmente ritengo che conoscere e saper lavorare con WordPress sia la scelta più ‘time efficient’ al giorno d’oggi. Conoscere WordPress ti faciliterà l’apprendimento anche degli altri CMS in circolazione come Joomla, Wix, WebFlow e ti aiuterà a capire come funziona un sito web dinamico.

Il discorso è leggermente diverso per quanto riguarda gli e-commerce: WooCommerce è un plugin che “trasforma” WordPress in un negozio online, quindi è carente di alcune funzioni di cui Magento, Prestashop e Shopify dispongono nativamente.

Se vuoi avere successo come web designer freelance impara bene WordPress, ma cerca di restare flessibile, aprendoti a nuovi strumenti, sarai in grado di rispondere meglio alle esigenze dei clienti e indirizzarli verso la soluzione migliore.

3) Un web designer è prima di tutto un designer

Non dimenticare mai che il tuo obbiettivo primario come web designer è creare siti web funzionanti, non solo dal lato tecnico ma anche per quanto riguarda l’usabilità. La velocità di caricamento di una pagina ha poco valore se poi l’utente che visita il sito web si sente frustrato se navigando in un e-commerce non riesce a comprare il prodotto che ha messo nel carrello.

All’inizio del mio percorso non avevo idea di cosa fosse il design thinking (se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere il mio articolo a riguardo) e davo importanza minima alla progettazione. Solitamente, una volta cominciato un lavoro, la mia unica scelta di design era decidere quale tema WordPress da utilizzare e qualche colore.

Da qualche anno a questa parte però ho cominciato a studiare per diventare UX designer ed il mio processo creativo è completamente cambiato.

Adesso prima di lavorare su WordPress realizzo sempre un mockup grafico del progetto (sito web o applicativo) da presentare al cliente. Creo uno schema per dare una gerarchia ai contenuti all’interno delle pagine, in modo da dare la giusta priorità a quelli che hanno più rilevanza per l’utente. Svolgo ricerche ed individuo l’utente tipo che potrebbe essere interessato ai servizi offerti dal sito a cui sto lavorando e se il tempo ed il budget lo permette faccio dei test di usabilità sul prototipo che ho realizzato.

Come migliorare le tue abilità di designer?

Tutto questo mi ha permesso di distinguermi dalla concorrenza ed ottenere migliori risultati come freelancer. Per questo ti suggerisco di dedicare del tempo per sviluppare anche le tue abilità di designer, ecco qualche consiglio:

  • Leggi libri ed articoli: ti suggerisco di cominciare con un intramontabile classico, The Design of Everyday Things di Don Norman e qualsiasi cosa scritta da lui. Poi passerei a Hooked di Nir Eyal di cui puoi leggere le mie annotazioni qui e i due libri di Susan Weinschenk 100 (e 100 MORE) Things Every Designer Needs to Know about People. I libri di Don Norman definiscono alcuni dei principi fondamentali del Human-centered design (la progettazione che pone l’attenzione sull’utente). Mentre i libri di Susan Weinschenk forniscono un’interessante lista di COSE che ogni designer dovrebbe tenere sott’occhio mentre lavora. Oltre ai libri ci sono una varietà infinita di risorse utili online: gli articoli più interessanti puoi trovarli su UX Planet, Interaction Design Foundation e NN/g di cui Don Norman è co fondatore.
  • Fai ricerche ed osserva cosa fanno gli altri: parti sempre dal presupposto che c’è una soluzione ad ogni problema e quella soluzione la puoi trovare online. Impara dagli altri e studia i loro lavori per creare qualcosa di tuo e maturare un’occhio critico verso tutto ciò che vedi. Per esempio se devi sviluppare un sito web di cucina fai una ricerca ed individua i 10 migliori siti di cucina al mondo, cerca di capire le loro scelte di design e scova i loro ‘errori’ per risolverli nel tuo progetto. Il design è un ciclo continuo di test, correzione e miglioramento. Mantieni una mente aperta.
  • Impara a farti le domande giuste: è una diretta conseguenza del punto precedente. Usa sempre la regola delle 5W + H. Who, What, How, Where, When, Why. Metti sempre in dubbio quello che hai fatto e usa i dati per avvalorare le tue idee. Gli unici che possono darti ragione sono i test sugli utenti reali.
  • Per fare i primi test di usabilità dovrai imparare ad usare un software per la realizzazione di Mockup grafici e prototipi: personalmente uso Figma. Le alternative più conosciute sono Adobe XD e Sketch (solo per utenti Mac). Figma ti permette di creare fino a 3 progetti condivisi ed infiniti progetti personali gratuitamente. Scegli quello il software con cui ti trovi meglio e comincia subito a creare i tuoi primi prototipi. Ti serviranno per iniziare a creare le basi del tuo portfolio.
  • Fai testare i tuoi prototipi a persone reali: puoi cominciare con amici e parenti. Chiedigli di risolvere alcuni task, come cercare una determinata risorsa, compilare un form, o acquistare uno specifico prodotto. Osservali, riducendo al minimo i commenti, e poni attenzione a quello che fanno e dicono. Solo così sarai in grado di trovare le criticità del tuo progetto e individuare cosa funziona. Svolgere sessioni di test è lo strumento più potente di qualsiasi designer, quindi padroneggiarlo ti aiuterà a realizzare progetti migliori.

4) Sviluppare il tuo primo sito web

Passiamo ora alle cose pratiche. Una volta acquisite le capacità tecniche ed un metodo di ricerca e crescita adeguato è il momento di metterti alla prova. Prima di ogni altra cosa comincia sviluppando il tuo sito web. Se vuoi diventare un web designer freelance dovrai pur avere un portfolio da mostrare ai tuoi potenziali clienti, no?

Sviluppa il progetto seguendo passo dopo passo la stessa metodologia che applicheresti per un qualsiasi cliente:

  • Parti dalla ricerca dei competitors;
  • Definisci il tuo pubblico di riferimento e cerca di capire i suoi interessi;
  • Scegli cosa vuoi inserire nel sito web e crea una sitemap per definire una gerarchia;
  • Realizza un mockup delle varie pagine, e fai dei test del prototipo per capire se funziona;
  • Acquista hosting e dominio;
  • Sviluppa il sito web vero e proprio usando WordPress o un altro CMS a tua scelta;

Lo sviluppo di questo primo progetto è il banco di prova perfetto per capire quali sono i tuoi limiti e i tuoi punti di forza. Non ti demoralizzare se trovi qualche difficoltà, se non capisci qualcosa, Google ti verrà in soccorso e se ti senti alle strette puoi sempre lasciare un commento qua sotto, sarò felice di aiutarti.

Quale tema scegliere?

Questo argomento meriterebbe un articolo a parte, che probabilmente farò in futuro. Acquistare un tema WordPress non è difficile, basta andare su Themeforest e scegliere un tema. Ma si tratta di una scelta piuttosto delicata, quindi ci tengo a dare qualche linea guida per evitare che qualcuno si blocchi nella scelta del tema WordPress da usare per i propri siti web. Ecco qualche rapido consiglio:

  • Scegli un tema multiuso, Ovvero un tema generico che potrai adattare a qualsiasi tipologia di sito web che andrai a sviluppare. Il mio tema WordPress preferito è Uncode, ma va bene anche Hello Elementor (tema base del famoso page builder Elementor), o Betheme.
  • Scegli un tema veloce. Guarda sempre le demo e fai qualche test sulla velocità di caricamento delle pagine usando Googl PageSpeed Insights e GT Metrix.
  • Valuta quali sono gli elementi e le funzioni che vuoi implementare. Ormai tutti i temi utilizzano i page builder per facilitare la costruzione delle pagine. I page builder ti permettono di costruire una pagina trascinando dei blocchi personalizzabili, come titoli, paragrafi, immagini, gallerie, slider, etc. Per esempio, la versione gratuita di Elementor non mette a disposizione tutti gli elementi, quindi potresti non poter inserire un carosello coi testimonial del sito web perché il tema non ha quell’elemento.
  • Se devi sviluppare un e-commerce scegli un tema che lo supporta. Non tutti i temi WordPress supportano Woocommerce, ovvero non hanno dei template personalizzabili per le pagine prodotto. Nella pagina

Creare il tuo portfolio

Una volta completato il tuo primo sito web, lo step successivo è cominciare a riempirlo dei tuoi lavori. All’inizio trovare clienti ti sembrerà un’impresa titanica, ma col tempo diventerà del tutto naturale. Ecco alcuni spunti:

  • Tutti hanno un cugino o uno zio che fa siti web e quello potresti essere proprio tu. Tutti cominciano così! Inizia contattando amici e parenti e chiedigli se hanno bisogno dei tuoi servizi.
  • Crea un account su qualche sito di freelance come Fiverr o freelancer.com per proporre i tuoi servizi da web designer. La concorrenza è alta, quindi, soprattutto all’inizio, dovrai limare un po’ i prezzi, ma se trovi la chiave di comunicazione giusta potresti riuscire ad ottenere qualche lavoro da esibire nel tuo portfolio.
  • Contatta direttamente le persone e le attività intorno a te. Potresti cominciare facendo una ricerca delle attività che ritieni aver bisogno di un sito web. Una volta individuate, ti consiglio di scrivere una mail personalizzata per presentare i tuoi servizi e spiegare come puoi aiutarli ad ottenere maggiori risultati.
  • Prova a proporti come risorsa esterna per le agenzie. Molte agenzie di comunicazione cercano web designer freelance che lavorino a progetto

Dare un valore al tuo lavoro

Il prezzo è un altro tasto dolente. È sempre piuttosto difficile stabilire il prezzo giusto per un lavoro. Quando si è alle prime armi e è complicato quantificare il tempo necessario per completare un progetto e con l’esperienza le cose migliorano. Ma Saper realizzare preventivi è di per sé un lavoro, un’arte che si apprende col tempo ed innumerevoli valutazioni sbagliate.

Personalmente ho cominciato mantenendo i prezzi molto bassi in modo da costruirmi un portfolio dignitoso. Quando poi i clienti hanno cominciato a contattarmi con una certa frequenza dal mio sito web ho iniziato piano piano ad alzare i prezzi adeguandomi alla media del mercato.

Anche in questo caso puoi cercare di fare delle ricerche per capire qual’é il prezzo adeguato per lo sviluppo di una landing page, un sito vetrina o un ecommerce, richiedendo preventivi ad altri freelancer o chiedendolo a Chat GPT 😀

Tieni sempre presente che le agenzie fanno prezzi più alti, rispetto ai freelancer perché devono sostenere spese maggiori, ma non forniscono servizi troppo diversi dai tuoi. Non dimenticare che il prezzo è un valore soggettivo e non dipende solo dalle tue capacità, ma anche e soprattutto dal tuo modo di presentarti ai clienti e alla tipologia di clienti con cui vuoi lavorare.

Per questa ragione, è fondamentale che tu investa il tuo tempo e le tue risorse sia nell’apprendimento di nuove skills tecniche per fornire un servizio più completo, ma anche nel marketing per promuovere la tua attività ed ottenere quella autorevolezza. Questo ti permetterà di alzare i prezzi senza correre il rischio di rimanere senza lavoro.

5) Inizia a lavorare

Se hai fatto tutto nel modo giusto, a questo punto dovresti aver concluso qualche progetto, il tuo sito web dovrebbe essere online e magari hai già cominciato a ricevere i primi contatti. Ed è qui il momento decisivo, quello che determinerà il futuro della tua carriera da freelancer.

Devi trovare il tuo metodo ed importi delle abitudini da seguire per imparare a gestire la tua vita lavorativa. Perché per avere successo come libero professionista la prima regola è sopravvivere alla dura vita del freelancer.

Sopravvivere allo stress che deriva dalla gestione dei clienti

La prima fonte di stress in assoluto deriva dai clienti. Che ti piaccia o no, i clienti sono il primo problema che devi imparare a gestire. Il consiglio spassionato è quello di mantenere un rapporto professionale. Nel corso degli anni sono caduto molte volte nella trappola del considerare i clienti come amici, empatizzando con la loro situazione e lavorando spesso aggratis su aspetti non preventivati del progetto per portare a casa un lavoro ben fatto.

Alle volte questo approccio può essere utile e portare ad una collaborazione a lungo termine, altre volte i clienti potrebbero approfittarsene, chiedendoti prestazioni aggiuntive non preventivate. E una volta fatto un passo falso, potresti trovarti in una posizione difficile da affrontare senza cambiare drasticamente il tuo approccio e creare degli attriti. Ecco qualche consiglio che ho imparato dopo molteplici disavventure:

  • La chiarezza nella comunicazione è un aspetto fondamentale. Non aver paura ad indicare fin da subito cosa comprende e soprattutto cosa non comprende il tuo lavoro. Scrivi tutto nel preventivo per evitare equivoci e malintesi sulle aspettative.
  • Stabilisci delle regole per la gestione dei cambiamenti sul progetto, prima che avvengano. Affronta la questione con professionalità, parlane col cliente spiegando l’impatto che questi cambiamenti avranno sul tuo lavoro a livello di tempo e risorse e stabilisci delle nuove tariffe per i servizi extra.
  • Definisci dei limiti chiari soprattutto sugli orari di reperibilità. È importante che impari a conoscere quali siano i limiti del vostro rapporto lavorativo: che siano gli orari in cui essere reperibile per i cliente, le scadenze o le modifiche da apportare ad un progetto sei tu che devi definire questi limiti e farli rispettare.

Sopravvivere agli orari di lavoro estenuanti

Da libero professionista dovrai imparare a gestire il tuo tempo autonomamente. Questo aspetto della vita da freelancer spesso osannato dai lavoratori dipendenti, può rivelarsi una maledizione se permetti che gli impegni lavorativi divorino tutto il resto della tua giornata. Quindi è fondamentale imporre delle regole e seguirle fedelmente, soprattutto quando i progetti a cui lavori cominciano ad essere numerosi.

Ho sperimentato sulla mia pelle diverse strategie e devo ammettere che attualmente non ho ancora trovato un equilibrio perfetto tra lavoro e vita privata. D’altra parte però alcune soluzioni mi hanno aiutato ad essere più efficiente nella gestione del lavoro. Per esempio:

  • Definire anticipatamente un tempo limite da dedicare ad un’attività incrementa drasticamente i risultati ottenuti. Mi sono accorto infatti che se non definisco un limite di tempo (per esempio un ora) all’attività che sto svolgendo, questa si estenderà fino ad occupare tutto il tempo che ho a disposizione, impedendomi di fare altro. Questo bizzarro fenomeno è stato teorizzato dalla legge di Parkinson, il quale ha osservato che le persone tendono a dilatare il tempo che dedicano ad un’attività, indipendentemente dalla sua complessità, se non hanno dei limiti di tempo per svolgerla.
  • Gestire le distrazioni è assolutamente necessario quando lavori da casa. Trovare il tuo spazio dove riesci a concentrarti senza che nessuno ti interrompa è il primo passo per lavorare bene. Quando è impossibile evitarle, però bisogna saper gestire le distrazioni, definendo una scala di priorità. Potresti tenere lontano il telefono dalla tua postazione di lavoro per qualche ora durante la tua giornata o impostare un blocco sul computer dei principali siti web e app che solitamente ti distraggono. Il terzo step è l’accettazione. È impossibile scappare da tutte le distrazioni, ci sarà sempre la chiamata improvvisa di un cliente o quel video su YouTube che attira la tua attenzione e va bene così. Non ha senso colpevolizzarsi troppo. Le distrazioni, almeno quelle che derivano da noi stessi, sono un indice del nostro livello di stanchezza e a volte una pausa è l’unica soluzione per recuperare la concentrazione e tornare al lavoro con più energia.
  • Pratica attività fisica giornaliera. Non sono assolutamente un buon esempio in materia, ma quei rari giorni in cui pratico un’attività fisica la mia concentrazione ne risente positivamente e così anche il mio lavoro. L’ideale sarebbe svolgere un’attività fisica aerobica all’aria aperta la mattina prima di mettersi al lavoro. Una corsa di venti minuti ogni mattina può cambiarti davvero la vita, migliorando il tuo umore, la concentrazione ed il metabolismo. Personalmente dedico la prima ora della mia giornata a praticare stretching e meditazione, e da poco ho introdotto la corsa qualche giorno a settimana.

Sopravvivere ai competitors

In fine devi riuscire ad essere competitivo e distinguerti dalla massa per ottenere dei risultati nel lungo periodo. Anche per questo è importante definire anticipatamente una strategia:

  • Puoi focalizzarti su una nicchia specifica. Per esempio potresti realizzare solo siti web per matrimoni, blog o siti istituzionali per aziende di un settore specifico.
  • Puoi rimanere competitivo mantenendo dei prezzi concorrenziali rispetto ai tuoi competitors, ma in quel caso ti suggerisco di pianificare delle strategie per ottimizzare il flusso di lavoro.
  • Puoi distinguerti inserendo dei servizi unici: io per esempio dedico molto tempo all’usabilità dei siti web che realizzo, proponendo un prototipo interattivo ai clienti prima dello sviluppo vero e proprio. Ma potresti occuparti di SEO, o realizzare l’intera brand identity del progetto.
  • Puoi costruire e mantenere dei rapporti e relazioni stabili delle agenzie che cercano risorse esterne per riuscire ad mantenere un flusso costante di lavoro.

Dopotutto essere un freelancer è un po’ come correre una maratona, ogni lavoro che completi va ad arricchire il tuo portfolio, accresce la tua esperienza e ti avvicina sempre più vicino al traguardo. Ci saranno sempre alti e bassi, momenti di sconforto e di euforia. Ma come in una maratona l’importante è riuscire a mantenere un’andatura costante e mantenere il focus sull’obbiettivo.

Penso che per ora sia tutto. Rileggendo questo lungo articolo mi sono accorto che ho toccato molti argomenti in maniera un po’ superficiale, quindi mi riprometto di implementare quanto manca in nuovi articoli dedicati. Mi auguro di poter aiutare qualcuno raccontando la mia esperienza da web designer freelance, quindi se hai dubbi o domande puoi contattarmi lasciando un commento. Sarò felice di risponderti.